Lettera aperta ai parlamentari italiani.
Egregio Onorevole / Illustre Senatore
in questi giorni sarà all’esame del parlamento il decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, meglio noto come “spending review”.
La nostra associazione non ha in alcun modo la pretesa di entrare su aspetti di politica macroeconomica che non ci competono, ma su due punti specifici ci permettiamo di sollecitare la Sua attenzione.
Come tutto il volontariato socio-sanitario del nostro paese, anche le associazioni nostre aderenti sperimentano quotidianamente il dramma di persone con disabilità e delle loro famiglie che – non trovando più un sostegno adeguato dalle istituzioni pubbliche – si rivolgono a loro per avere risposte ai loro bisogni.
Tutti insieme facciamo il possibile per aiutare queste situazioni, in maniera spontanea ma anche sperimentando soluzioni innovative, nell’ottica del contenimento dei costi degli enti pubblici, per sviluppare il massimo delle loro potenzialità e autonomie possibili.
Il primo appello che Le rivolgiamo è quindi questo: NON SMANTELLATE LO STATO SOCIALE, non fate venir meno per una giusta ragione di revisione della spesa pubblica le risorse minime per consentire ai Comuni ed agli Enti Locali di tutelare le fasce più deboli della popolazione.
Ma c’è un altro aspetto della bozza di provvedimento che ci preoccupa, laddove colpisce gravemente il volontariato ed il terzo settore.
L’art. 4 del decreto, ai commi 6, 7 ed 8, impedisce qualsiasi forma di contributo o convenzione verso quei soggetti – come la maggior parte delle nostre associazioni- che più di tutti sono in grado di star vicini alle persone con disabilità anche laddove i servizi pubblici non riescono più a dare risposte.
E l’art. 12 cancella l’Osservatorio Nazionale per il Volontariato e quello della Promozione Sociale, due istituti senza oneri a carico della spesa pubblica ma fondamentali per il dialogo con la società civile.
Obbligare le Pubbliche Amministrazioni a “procedure concorrenziali” significa, di fatto, azzerare qualsiasi possibilità di sostegno pubblico all’azione del volontariato.
LA SOLIDARIETA’ NON SI DA’ IN APPALTO!
Egregio Onorevole / Illustre Senatore, le chiediamo di impedire che una norma certamente necessaria come questa contenga anche provvedimenti così assurdamente contrari alla prospettiva stessa del provvedimento, che in tempi di crisi vuole assicurarsi che i soldi pubblici siano impiegati bene. E nelle nostre associazioni ogni euro viene speso in solidarietà reale.
Le chiediamo quindi di sostenere gli emendamenti che riportimo sotto – condivisi con il Forum del Terzo Settore – per ridare equilibrio a questa manovra.
Ci appelliamo a Lei sapendo che ha sempre sostenuto il valore del volontariato organizzato.
Questo è il momento di farsi sentire. Altrimenti, cancelli il volontariato dal suo vocabolario politico: sarebbe meschino ed ipocrita esaltarne i meriti a parole mentre nei fatti si lascia passare una norma che impedisce qualsiasi sostegno pubblico.
Non è un interesse corporativo che ci muove ma la consapevolezza di rappresentare nel nostro territorio forse l’ultima rete di protezione sociale per tanta gente in difficoltà. Non ci tiriamo indietro, chiediamo solo di poter fare di più.
Ci auguriamo di poter contare sul suo appoggio e restiamo in attesa di un Suo cortese riscontro.
Distinti saluti
Sergio Silvestre
Coordinatore Nazionale CoorDown Onlus