CoorDown e Gardaland sottoscrivono una Convenzione

Il punto chiave: favorire l’inclusione attraverso una corretta informazione e una formazione adeguata del personale addetto ai giochi.

 

Si è conclusa con reciproca soddisfazione la lunga vicenda che ha visto coinvolti, inizialmente su posizioni totalmente contrapposte, il Parco Divertimenti Gardaland (Castelnuovo del Garda, Verona) e CoorDown Onlus – Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down sul tema della fruizione delle attrazioni del Parco da parte delle persone con sindrome di Down.

 

CoorDown e Gardaland hanno sottoscritto una Convenzione che, dopo aver premesso che “la sindrome di Down non può costituire di per sé motivo di esclusione dalle attrazioni presenti nel Parco”, disciplina l’accesso prevedendo che eventuali limitazioni “non costituiscono mai e in ogni caso trattamento discriminatorio” ma che saranno giustificate “esclusivamente dalla ragionevole previsione che l’uso delle attrazioni, compresa la fase di un’eventuale evacuazione, possa esporre la persona con sindrome di Down a gravi rischi per la propria salute e/o quella degli altri utenti”.

 

Pur trattandosi di un notevole passo in avanti, tanto CoorDown quanto Gardaland sono consapevoli che la sottoscrizione della Convenzione sia un punto di partenza verso una sempre maggiore fruibilità del Parco da parte delle persone con sindrome di Down e che l’accordo raggiunto costituisca la base di un percorso comune che sarà implementato mediante opportune azioni di informazione verso le persone con sindrome di Down nonché di formazione degli addetti al Parco.

 

«Giudichiamo in modo positivo – commenta Antonella Falugiani, presidente di CoorDown – la posizione di apertura della direzione del Parco, che ci ha permesso di ragionare insieme per trovare un primo importante accordo. Ci sono punti su cui dobbiamo ancora lavorare, come quello che riguarda l’accesso degli ospiti maggiorenni non soggetti a tutela, ma la strada intrapresa ci sembra quella giusta. Abbiamo fatto passi in avanti, sappiamo bene che ce ne sono molti altri da fare».