COORDOWN: “PIU’ DI 500 CEO D’AZIENDA E LEADER RIUNITI PERCHÉ LE PERSONE CON DISABILITÀ POSSANO DIVENTARE AGENTI ATTIVI DEL CAMBIAMENTO”

Sono quasi 1,3 miliardi le persone in tutto il mondo che convivono con una disabilità: da quelle intellettive, fisiche e sensoriali o quelle caratterizzate da neurodiversità. Un universo fatto da condizioni, esperienze, richieste e esigenze diverse e variegate, ma accompagnate da un diritto spesso negato: essere parte attiva e ben visibile dei processi decisionali che danno forma alle loro vite. Fin dall’inizio del 2025 CoorDown ha denunciato come i programmi di inclusione e equità hanno segnato una pericolosa battuta d’arresto in tutto il mondo, con gli Stati Uniti a fare da capofila nella battaglia contro le politiche DEI. In Italia, mentre il diritto all’inclusione scolastica viene messo in discussione tornando a parlare di scuole e classi speciali perfino tra il corpo insegnante, è presentato dal Governo il Terzo Piano d’azione per la promozione dei diritti e l’inclusione delle Persone con Disabilità, elaborato all’interno dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. Un lavoro che sulla carta dà risposte necessarie alle questioni più urgenti in 7 ambiti diversi di intervento. CoorDown da oggi vigilerà sulla reale applicazione del Piano, sui tempi e sulle concrete ricadute che quanto è stato scritto produrrà sulla vita delle persone e delle famiglie. Un impegno insieme alle altre associazioni dell’Osservatorio a verificare passo passo l’attuazione e il reperimento delle risorse necessarie a garantirne le fattibilità da parte del Governo. 

Martina Fuga, Presidente CoorDown ETS dichiara«Se nella Giornata internazionale denunciamo tutte le storture abiliste, i passi indietro in fatto di inclusione che il 2025 ci consegna, è anche necessario indicare le strade virtuose che tracciano traiettorie differenti. CoorDown è oggi al SYNC25-The Valuable 500 Accountability Summit on Disability Inclusion di Tokyo, il primo summit globale dedicato all’accountability sull’inclusione delle persone con disabilità. Un’organizzazione di oltre 500 CEO, dirigenti globali, leader di nuova generazione e rappresentanti della comunità della disabilità, riunita in Giappone con obiettivi precisi: allineare le priorità, rafforzare la responsabilità condivisa e lavorare insieme per creare un impatto reale. Il cambiamento strutturale che vogliamo richiede che le persone con disabilità prendano parte alle decisioni che plasmano le loro vite. Le persone con disabilità non devono essere solo beneficiarie del cambiamento, ma agenti attivi della trasformazione che miriamo a realizzare».

SYNC25 è il primo Summit di Responsabilità sull’Inclusione della Disabilità al mondo, nato per porre fine all’esclusione della disabilità nel panorama aziendale. Il nome dell’evento è un omaggio al concetto di Azione Collettiva Sincronizzata (SCA), che è al centro della missione di Valuable 500. È un concetto chiave che ricorda come una trasformazione inarrestabile non può avvenire da soli: se tutti noi facciamo la stessa cosa, nello stesso momento e nello stesso modo, un vero cambiamento trasformativo può realizzarsi.

CoorDown è chiamato a intervenire con la Presidente nel Panel Nothing Without Us: The Power of Authentic Representation”, portando l’esperienza della campagna di comunicazione internazionale NO DECISION WITHOUT US. Una call to action con cui si rivendica la presenza delle persone con disabilità in ogni ambito di decisione politica, sociale e personale. Un percorso iniziato il 21 marzo 2025 che affonda le sue radici in 14 anni di campagne mondiali nate con l’obiettivo di scardinare la narrazione stereotipata della disabilità. 

Nel film “No Decision Without Us”, Sophia, giovane ragazza con sindrome di Down, vuole affermare con determinazione i suoi gusti e la sua opinione in famiglia. La storia in forma di musical incalzante è un crescendo di persone con disabilità diverse (alcune visibili e altre invisibili) e ambientazioni differenti unite dalla richiesta di avere il proprio posto nella società e di decidere delle opportunità che sperimentano a scuola, al lavoro, nelle Istituzioni, fino ai luoghi pubblici intorno a loro.