Descrizione del video
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- 00:00 Una giovane donna appare sullo schermo. Ha la pelle chiara e lunghi capelli castano scuro raccolti all’indietro in una coda di cavallo alta. I tratti del suo viso indicano che ha la sindrome di Down. Viene ripresa dalle spalle in su, con indosso vestiti scuri su uno sfondo scuro e parla guardando dritto nella telecamera.
- 00:03 Quando dice ”Ehi barista, pensi che io non possa bere un margarita”, il video passa ad un’altra inquadratura che mostra una scena di vita notturna con una barista dietro al bancone che pela un limone. Ha pelle scura, capelli ricci color rosa chiaro, indossa degli occhiali e guarda diritto davanti a sé.
- 00:05 L’inquadratura successiva mostra la stessa giovane della prima inquadratura, seduta sorridente al bancone, ma vestita in abiti da sera, truccata e i capelli raccolti in due codini. La voce fuoricampo, che è la sua voce, dice “quindi non mi servi un margarita”.
- 00:06 Lo schermo mostra la barista che mette una bottiglietta di una bibita gassata con una cannuccia davanti alla giovane, mentre la voce fuoricampo dice “quindi io non bevo un margarita” e il sorriso svanisce dal suo viso quando vede che le viene servita una bibita gassata.
- 00:09 Il video torna alla giovane come appare nella prima inquadratura, con indosso abiti scuri su sfondo scuro. Parla guardando dritto nella telecamera, e dice “La tua supposizione diventa realtà”. Poi continua “E voi genitori …”
- 00.11 L’inquadratura si sposta e mostra un uomo e una donna più maturi con pelle chiara e capelli ingrigiti, seduti ad un tavolo da pranzo mentre mangiano e la voce fuoricampo prosegue “… pensate che io non possa vivere da sola” e la telecamera si sposta e mostra la stessa giovane seduta al tavolo di fronte alla coppia più matura.
- 00.13 L’inquadratura passa ad una scena nella stanza da letto di una bambina di notte, con la stessa giovane a letto sotto le coperte mentre il padre, inginocchiato di fianco al letto, infila un peluche sul cuscino vicino a lei mentre la voce della giovane fuoricampo dice “… quindi non mi incoraggiate a vivere da sola”. La donna non sorride.
- 00.15 L’inquadratura passa ad una scena nella stanza da bagno della famiglia, che mostra la giovane che si lava i denti, con i suoi genitori che fanno lo stesso mentre si accalcano al suo fianco al lavandino, e la voce fuoricampo dice “… quindi non vivo da sola”. La donna matura offre alla giovane una salvietta per asciugarsi la faccia, ma la giovane la respinge con un gesto di frustrazione.
- 00:18 Il video torna alla giovane come appare nella prima inquadratura, con indosso abiti scuri su sfondo scuro. Parla guardando dritta nella telecamera, e dice “Allenatore …”
- 00:19 Il video passa alla scena successiva, prima mostrando il volto di un uomo più maturo, di pelle chiara e capelli corti grigi, che allena qualcuno in una palestra di boxe. La voce fuoricampo della giovane dice “… pensi che io non possa colpire più forte” e taglia sulla giovane nella stessa palestra, con indosso una tuta. L’allenatore riappare mentre allena qualcun altro, mentre la voce della giovane dice “… quindi non mi insegni a colpire più forte” e la telecamera zooma sulla giovane che indossa dei guantoni da boxe rossi e che guarda passivamente con le braccia abbandonate lungo i fianchi l’allenatore che allena altri, mentre la voce prosegue “… quindi io non colpisco più forte”.
- 00:25 Il video torna alla giovane come appare nella prima inquadratura, con indosso abiti scuri su sfondo scuro. Parla guardando dritto nella telecamera, e dice “E tu professore …”.
- 00:26 L’inquadratura passa ad una scena in una classe scolastica, e mostra un uomo con la pelle chiara, capelli castani e occhiali, seduto sulla cattedra di fronte alla classe, con in mano un libro, e la lavagna alle spalle. Si vedono degli studenti seduti ai propri banchi disposti in fila nella classe e la voce fuoricampo dice “…pensi che io non possa imparare Shakespeare” mentre zooma sul professore che tiene in mano un libro con la parola “Shakespeare” sulla copertina.
- 00:29 La voce fuoricampo continua dicendo “… quindi non mi insegni Shakespeare” e il professore sbatte giù il libro e va alla lavagna che ha suddiviso in due metà, dove sulla parte destra sono scritte delle informazioni su Shakespeare mentre sulla parte sinistra ci sono le parole “Old MacDonald” (ndt: nella vecchia fattoria) sottolineate e sotto appaiono le parole “old Macdonald had a farm E.I.E.I.O” (nella vecchia fattoria ia ia oo) mentre il professore enuncia “old Macdonald had a farm” e poi si rivolge alla classe indicando la giovane.
- 00:33 Il video torna alla giovane come appare nella prima inquadratura, con indosso abiti scuri su sfondo scuro. Parla guardando dritta nella telecamera, e dice “… quindi non imparo Shakespeare”.
- 00:35 L’inquadratura ritorna sulla classe dove la stessa giovane viene mostrata seduta al suo banco, che risponde senza entusiasmo al professore con le parole “E.I.E.I.O” (IA IA OO) della filastrocca.
- 00:37 Il video torna alla giovane come appare nella prima inquadratura, con indosso abiti scuri su sfondo scuro. Parla guardando dritta nella telecamera, e dice “Ma ehi, se tutte le tue supposizioni diventano realtà …”
- 00:41 L’inquadratura torna al bancone del bar dove si vede esplodere la bottiglietta della bibita gassata, poi si vede la giovane nella prima inquadratura scura che dice “… allora pensa che io possa bere un margarita, così mi servi un margarita”, e la telecamera mostra un limone che viene tagliato a fettine, cubetti di ghiaccio e la barista che mette un margarita sul bancone.
- 00:41 L’inquadratura passa alla giovane con due amici, che sorridenti fanno cin-cin coi bicchieri, e la voce fuoricampo dice “… così io bevo un margarita”.
- 00:49 L’inquadratura passa alla coppia di genitori precedente, sorridenti in piedi davanti ad una porta d’ingresso. La donna matura lancia al rallentatore un mazzo di chiavi mentre la voce fuoricampo della giovane dice “Pensa che io possa vivere da sola”.
- 00:52 La giovane donna e due sue amiche sono ora in un appartamento vuoto, mentre lei dice “… così io vivo da sola” allargando le braccia. Il video va avanti veloce mostrando l’appartamento che viene ammobiliato e la giovane e le sue amiche che si siedono insieme sul divano, sorridendo.
- 00:55 Il video torna alla giovane come appare nella prima inquadratura, con indosso abiti scuri su sfondo scuro. Parla guardando dritto nella telecamera, e dice “Pensa che io possa colpire più forte” e il video la mostra nuovamente nella palestra di boxe con indosso dei guantoni, che colpisce un sacco da boxe così forte da farlo esplodere, mentre la voce dice “così io colpisco più forte” e poi mostra la giovane con indosso un caschetto in un ring che tira di boxe e mette (la telecamera) al tappeto.
- 00:58 Ora l’inquadratura torna sulla classe, dove ci sono la giovane e altri studenti seduti ai banchi, ma questa volta è lei ad avere in mano il libro di “Shakespeare” del professore mentre la voce fuoricampo dice “Pensa che io possa imparare Shakespeare, così …”.
- 01:02 Le luci della classe si abbassano mentre la giovane sale sul banco e guarda dritta nella telecamera recitando con enfasi drammatica il verso di Shakespeare “Che sciocchi questi mortali!”, mentre intorno a lei volano dei fogli di carta.
- 01:04 Il video torna alla giovane come appare nella prima inquadratura, con indosso abiti scuri su sfondo scuro. Parla guardando dritto nella telecamera, e dice “Così imparo quel cazzo di Shakespeare”. A quel punto il vetro della telecamera si crepa e lei aggiunge “Pensavi che non potessi dire le parolacce, vero?”.
- 01:08 L’inquadratura si sposta su un luogo di lavoro dove la giovane sta lavorando ad una scrivania mentre la voce fuoricampo dice “Pensa che io possa avere un lavoro”.
- 01:10 Poi l’inquadratura si sposta in un nightclub dove la giovane ride con degli amici su una pista da ballo affollata, mentre la voce fuoricampo dice “Pensa che io possa andare alle feste”.
- 01:12 Poi l’inquadratura si sposta velocemente su una immagine scura e indistinta di quelli che sembrano corpi di due persone avvinghiate che si baciano mentre la voce fuoricampo dice “Pensa che io possa fare sesso”.
- 01:12 Poi l’inquadratura si sposta su un palco teatrale con la giovane in costume d’epoca che brandisce una spada mentre la voce fuoricampo dice “Pensa che io possa stare su un palco”.
- 01:16 Il video torna alla giovane come appare nella prima inquadratura, con indosso abiti scuri su sfondo scuro, ma questa volta ci sono altri giovani adulti con sindrome di Down in piedi insieme a lei nello stesso luogo. Parla guardando dritto nella telecamera, e dice “Pensa che io possa, così magari potrò”. Queste parole appaiono anche stampate sullo schermo in grandi lettere gialle.
- 01:24 Appare una nuova inquadratura con le parole “CoordownTM” in bianco su sfondo scuro.
- 01:27 L’inquadratura finale mostra il logo ufficiale di World Down Syndrome Day, seguito dalle parole “in partnership con” e i loghi di “Canadian Down Syndrome Association”, “Down’s Syndrome Association (UK)”, “Down syndrome Australia” nella prima riga. La seconda riga mostra i loghi di “National Down Syndrome Society (USA)”, ” New Zealand Down Syndrome Association”, “Global Down Syndrome Foundation (USA)” e “FCSD (Spagna)” e poi le parole “con il patrocinio di” e i loghi di “Down Syndrome International”, “Fondazione di Compagnia di San Paolo” e “Fondazione Cariplo”.
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