Bambino che studia a distanza

Didattica a distanza: CoorDown invia al Ministero dell’Istruzione l’indagine sulle difficoltà degli studenti con disabilità

Oggi CoorDown ha inviato al Ministero dell’Istruzione una lettera con le indicazioni per migliorare la didattica a distanza durante il periodo di emergenza Covid19. Una collaborazione avviata fin da subito con il Ministero per dare supporto agli insegnanti e i dirigenti scolastici in un momento di chiusura delle scuole quando gli studenti con disabilità intellettiva rischiano di restare indietro.

CoorDown per garantire il diritto allo studio degli studenti con disabilità e segnalare quali azioni si siano attivate e potenziate per l’apprendimento a distanza, ha sollecitato le famiglie degli studenti e studentesse con sindrome di Down o con disabilità intellettive e relazionali tramite le associazioni presenti sul territorio nazionale per avere un quadro il più possibile aderente alla realtà. Allo scopo abbiamo chiesto loro di rispondere a semplici quesiti sull’inclusione scolastica, con specifico riferimento alle prestazioni messe in atto dalle scuole, se e come si sono realizzate le modalità di apprendimento a distanza. Obiettivo: rilevare le specifiche difficoltà della formazione didattica a distanza per gli allievi con le diverse disabilità.

Qui di seguito le conclusioni dell’indagine e la LETTERA INVIATA AL MINISTERO

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CONCLUSIONI

E’ vero che in questo particolare momento, solo attraverso la pratica della didattica a
distanza è possibile garantire il completamento e la conclusione dell’attuale anno scolastico,
attraverso appunto l’insegnamento e lo studio da casa.
Ma queste innovative modalità didattiche, benché supportate da piattaforme digitali e
nuove applicazioni e strumentazioni informatiche, risultano di non facile applicazione e
fruizione, sia per i docenti che per le famiglie e gli studenti. A maggior ragione tali
difficoltà aumentano soprattutto per gli studenti con disabilità, in particolare per la
disabilità intellettiva, relazionale e sensoriale.
Va precisato, come già da noi più volte esposto, che attraverso questa modalità, in ogni caso
viene ridotta la partecipazione del docente curricolare e soprattutto viene a mancare la
componente socializzante della condivisione con il gruppo, di fondamentale importanza sotto
gli aspetti relazionali e di inclusione. Ma è proprio su quanto detto che interveniamo come
Coordinamento Nazionale, per ribadire le nostre preoccupazioni , partendo da quanto afferma
nota prot. 388 del 17 marzo 2020 che sulle prime indicazioni operative per le attività la
didattiche a distanza.
Per 
gli alunni con disabilità precisa che il punto di riferimento rimane il PEI Piano Educativo Individualizzato
e che la sospensione dell’attività didattica non deve 
interrompere, per quanto possibile, il processo di inclusione.

Come CoorDown cosa proponiamo e suggeriamo sia da fare allora?
Una sollecitazione forte e una richiesta di valutazione tramite monitoraggio interno,
che certifichi nei PEI, quali attività e modalità di interventi DAD sono stati programmati e
messi in essere (o non si sono potuti erogare e perché) a favore dell’inclusione e del successo
scolastico degli studenti e studentesse con disabilità verso:

– Il Dirigente Scolastico, responsabile di tutte le attività didattiche, delle applicazioni e
degli strumenti tecnologici adoperati e forniti e, alla luce della situazione attuale,
dell’adeguamento e aggiornamento del PEI.

– Il Consiglio di Classe tutto, che attua, assieme al docente di sostegno, le migliori
pratiche educativo-didattiche con modalità, metodologie e materiali resi disponibili
per tutti, in particolare per gli studenti con disabilità cercando, attraverso la classe
virtuale il coinvolgimento del gruppo classe nonché , alla luce della situazione
attuale, dell’adeguamento e aggiornamento del PEI.

– il docente di sostegno, quale referente e mediatore di tutti gli interventi didattici a
distanza tra l’alunno e gli altri docenti curricolari, anche mettendo a punto materiale
personalizzato da far fruire con modalità specifiche di didattica a distanza concordate
con la famiglia medesima, e monitorare, attraverso feedback periodici, lo stato di
realizzazione del PEI che, alla luce della situazione attuale, dovrebbe richiedere
un adeguamento e un aggiornamento.

– L’Ente Locale nel caso metta a disposizione il personale per l’assistenza agli alunni
con disabilità mediante erogazione di prestazioni individuali domiciliari, finalizzate al
sostegno nella fruizione delle attività didattiche a distanza.

– Per l’Esame di Stato della Scuola Secondaria di II grado: tenuto conto delle nuove
modalità di svolgimento delle prove con commissari tutti interni e un Presidente di
tutte le Commissioni dell’Istituto, per gli studenti con disabilità dell’ultimo anno delle
superiori che seguono il percorso “semplificato”per ”obiettivi minimi”,
particolarmente penalizzati dalla attuale situazione di emergenza sanitaria, alla luce
della situazione attuale e delle relative compromissioni circa la predisposizione e
la preparazione degli studenti tutti ma, in particolare ,gli studenti con disabilità,
l’adeguamento e aggiornamento del PEI e la conseguente predisposizione di prove,
scritte e/o orali semplificate o equipollenti, basate su quanto effettivamente svolto.