ONLINE IL QUESTIONARIO “IT’S MY SAY!”, disponibile per le persone con sindrome in 6 lingue
DOPO “ORA PARLO IO!”,
E’ ONLINE LA RACCOLTA DELLE ESPERIENZE DELLE PERSONE CON SINDROME DI DOWN SU LAVORO, SCUOLA E VITA SOCIALE IN 6 LINGUE
Qui il link per partecipare al sondaggio:
http://itsmysay.coordown.it
Dopo l’esperienza di “Ora parlo io!”, è da oggi online sul sito web dedicato il questionario della campagna It’s My Say! che CoorDown lancia a livello mondiale e a cui tutti sono invitati a partecipare. Si tratta di un nuovo strumento di indagine che utilizza il web per dare alle persone con sindrome di Down la possibilità di raccontarsi direttamente attraverso un linguaggio adeguato e accessibile affinché la loro opinione sia espressa in modo libero, non condizionato e soprattutto non mediato da altri sulla percezione della propria esperienza di vita.
Lavoro, scuola, vita sociale e affettività, sport e tempo libero sono le aree di indagine che vengono approfondite insieme alle persone con sindrome di Down. Il questionario telematico verrà proposto in modo capillare attraverso le associazioni di tutto il mondo e la diffusa sui canali social e web di CoorDown.
Il questionario è disponibile in 6 lingue, una versione con i simboli e la sintesi vocale saranno inoltre disponibili. Il sondaggio rimarrà aperto fino al 29 febbraio e i risultati della ricerca verranno presentati in occasione della Giornata Mondiale sulla sindrome di Down, il 21 marzo 2020.
Antonella Falugiani, Presidente CoorDown spiega «Si tratta di dare la possibilità reale alle persone direttamente coinvolte di esprimersi, raccontandosi con l’opportuna consapevolezza e gli strumenti giusti nel contesto della società e in contesti di vita “ordinari”. Dall’esperienza nazionale passeremo a quello internazionale con il coinvolgimento di tutta la rete di CoorDown. L’indagine è del tutto innovativa e sperimentale, anche e soprattutto, nel linguaggio prescelto che sarà accessibile alle persone che hanno diverse competenze cognitive. Nella compilazione del questionario, sarà possibile avere il supporto di immagini e la sintesi vocale, ed è proprio la versatilità dello strumento, utilizzabile da una platea ampia di persone con differenti livelli cognitivi, a dare un valore aggiunto al progetto».